Les jeunes amants

Uma Thurman
16 ottobre 22:00 Auditorium - Sala Sinopoli PUB. ACC.

Festa del cinema

Sinossi

La settantenne Shauna, donna raffinata, libera e indipendente, architetto in pensione, ha messo da parte e archiviato la sua vita sentimentale, ma un giorno si imbatte per caso in Pierre, un medico quarantacinquenne ora felicemente sposato e padre di famiglia, che l’aveva profondamente colpita in un breve incontro avvenuto quindici anni prima. Lui la vede ancora come una donna attraente, ma entrambi sono turbati dall’iniziare una relazione. Mentre la vita familiare di Pierre va presto a rotoli, Shauna lotta con emozioni e sentimenti che credeva appartenessero ormai al passato.

NOTE DI REGIA Mi tocca particolarmente il concetto che l’amore sia possibile a qualunque età. E sento molto l’idea che fino alla fine della nostra vita abbiamo ancora cose da scoprire, da superare, da provare per la prima volta. Attraverso i suoi personaggi, questa storia affronta poi molti altri temi che mi sono familiari: il rapporto tra genitori e figli, l’amicizia, la solitudine. Nonostante la sua apparente forza e la sua bellezza, Shauna è una donna che ha sempre dubitato di sé stessa. La stupisce che un uomo, giovane e per di più sposato, possa innamorarsi di lei. Pierre, da parte sua, ci mette un po’ per rendersi conto di ciò che sente, ma, dal momento in cui si concede di vivere questo amore, vi si abbandona anima e corpo, senza dubbi. L’equilibrio di questo film è sospeso su un filo teso tra l’amore (quindi la vita), il tempo che passa, e la morte, onnipresente. Come dice Pierre, qualunque sia il tempo che ci resta, bisogna approfittare dell’aria che respiriamo insieme. In questo momento in cui ci viene sconsigliato di toccarci, di abbracciarci, in questo momento in cui ci viene chiesto di stare sotto una campana, al riparo dal mondo, mi sembra importante raccontare la storia di una donna anziana che, al crepuscolo della sua vita, approfitta e gode del tempo che le rimane. Rispondere alla morte o alla paura della morte con la voglia di vivere, questo è il tema del film.

Regia

Carine Tardieu

Nata nel 1973 a Parigi, Carine Tardieu studia regia all’ESRA (Scuola Superiore di Realizzazione Audiovisiva). Dopo aver lavorato come aiuto regista e sceneggiatrice, nel 2002 debutta nella regia con il corto Les Baisers des autres, cui segue L’ainé de mes soucis, che vince il premio del pubblico al festival di Clermont-Ferrand. Nel 2007 dirige il suo primo lungometraggio, La tête de maman. Ne realizza poi altri due, Du vent dans mes mollets e Toglimi un dubbio.

Cast and Crew

Direction:
Carine Tardieu
Screenplay:
Sólveig Anspach, Agnès de Sacy, Carine Tardieu (da un’idea di / based on an idea by Sólveig Anspach)
Cinematography:
Elin Kirschfink
Editing:
Christel Dewynter
Production Design:
Jean-Marc Tran Tan Ba
Costume Designer:
Isabelle Pannetier
Music:
Éric Slabiak
Sound:
Ivan Dumas, Thomas Gauder, Paul Heymans
Producer:
Patrick Sobelman, Antoine Rein, Fabrice Goldstein
Production:
Ex Nihilo, Karé Productions
Co-producer:
Patrick Quinet
Co-production:
France 2 Cinéma, Auvergne-Rhône-Alpes Cinéma, Artémis Productions, VOO & BE TV, Proximus, Shelter Productions
World Sales:
mk2 films
Cast:
Fanny Ardant, Melvil Poupaud, Cécile de France, Florence Loiret-Caille, Sharif Andura, Sarah Henochsberg

Festa del cinema

Programma Pubblico

16/10
22:00
Auditorium - Sala Sinopoli
17/10
14:30
My Cityplex Savoy - Sala 2
17/10
21:00
My Cityplex Savoy - Sala 1