The Eyes of Tammy Faye
Michael Showalter Stati Uniti 2021 126 min
Festa del cinema
Sinossi
Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, la telepredicatrice evangelista Tammy Faye e suo marito, Jim Bakker, entrambi di umili origini, crearono la più nota rete televisiva di trasmissioni religiose al mondo e un parco a tema cristiano. Idolatrata dal pubblico per il suo messaggio di amore, compassione e gioia, Tammy Faye diventò una sorta di leggenda per le sue ciglia finte, il suo modo di cantare e la voglia di accogliere persone di ogni estrazione sociale. Tuttavia, non ci volle molto prima che irregolarità finanziarie, infidi rivali e scandali provocassero la caduta dell’impero che tanto brillantemente i due coniugi erano riusciti a costruire.
NOTE DI REGIA Conoscevo Tammy Faye e la sua storia da quando ero adolescente, ero quindi entusiasta all’idea di fare questo film. Ho adorato la sceneggiatura. C’era una combinazione di molte cose che amo, umorismo, dramma, sesso, criminalità e controversie di ogni tipo, dunque una grande storia, oltre al potenziale cinematografico. Mi sono innamorato dei personaggi in tutto il loro essere, nel bene e nel male.
Il livello di Jessica Chastain è molto alto, nella dedizione, nel perfezionismo e nella preparazione, per la qualità della prestazione, per la profondità che è disposta a raggiungere.
Nel film abbiamo ricreato la trasmissione finale dei Bakker, quella in cui salutarono per l’ultima volta il loro pubblico. E l’abbiamo fatto in due modi diversi: uno è una ricostruzione molto fedele: Jessica Chastain e Andrew Garfield riproducono alla perfezione le pose dei Bakker, fino al più piccolo vezzo. E poi avevamo le nostre macchine da presa per dare un’altra prospettiva, mostrando cioè quel che accade subito prima della trasmissione e subito dopo.
Regia
Michael Showalter
Nato nel 1970 a Princeton, Michael Showalter inizia la sua carriera artistica come attore comico. Nel 2005 debutta nella regia con il lungometraggio The Baxter. In seguito è stato regista di serie tv, e ha diretto diversi lungometraggi, tra cui le commedie sentimentali Hello, My Name Is Doris (con Sally Field), The Big Sick – Il matrimonio si può evitare... l’amore no (presentato in anteprima al Sundance Film Festival), The Lovebirds.