Wake in Fright

Restauro: National Film e Sound Archive of Australia

“Wake in Fright è un film profondamente inquietante e disturbante. Mi ha lasciato senza parole. A livello visivo, narrativo, psicologico e d’atmosfera è calibrato in modo splendido, ti entra sotto la pelle, incontro dopo incontro, insieme al protagonista interpretato da Gary Bond. Sono felice che sia stato restaurato, e che stia finalmente ottenendo l’attenzione che merita”. Parola di Martin Scorsese, che ebbe modo di vedere Wake in Fright nel 1971 all’anteprima al Festival di Cannes, dove il film, considerato perduto, è stato ripresentato nel 2009 in versione restaurata, dopo il fortuito ritrovamento del negativo originale in un magazzino di Pittsburgh. “Viene dall’epoca di Cane di paglia e Arancia meccanica, ma nessuno di quei film può eguagliare lo shock puro e brutale prodotto da questo incubo della New Wave australiana, conosciuto all’epoca nel Regno Unito con il titolo Outback […]. Un viaggio nel cuore oscuro dell’Australia bianca, rappresentata come una nazione persa nell’alcol, nella solitudine e nell’angoscia nell’infinito entroterra: il titolo è un haiku di tre parole sull’inizio di una sbornia (anche se deriva dal detto “se sogni il diavolo ti risvegli nel terrore”). […] E naturalmente c’è anche la violenza, nella forma della caccia ai canguri, un evento raccapricciante e stomachevole, che non risparmiò nessun animale durante le riprese” (Peter Bradshaw). Rincara la dose Quentin Tarantino: “Uno dei film più spaventosi che abbia mai visto”.