Sguardi in camera - ep. 1 - 3

La storia italiana raccontata attraverso filmati amatoriali, sguardi che intrecciano memorie private e vicende collettive. Un autoritratto corale del Paese: dal fascismo alla Liberazione, dalla ricostruzione al boom, fino alle lotte sociali e ai mutamenti culturali. Un cinema libero e spontaneo che custodisce emozioni e cambiamenti di un secolo. Nei primi tre episodi sono raccontate le origini di questa storia dagli anni Venti del Novecento alla Liberazione.

NOTA SUL FILM
La cinepresa diventa qui uno strumento di racconto e testimonianza, capace di cogliere l’identità di un Paese in continua evoluzione. Ogni fotogramma rivela infatti la vitalità, le contraddizioni e le emozioni di un’Italia in cambiamento. La serie, di cui vengono mostrati i primi tre episodi, trasforma così i gesti quotidiani in documenti storici di straordinario valore, mostrando come la vita ordinaria possa illuminare i momenti cruciali della Storia e restituire la trama invisibile che unisce memoria privata e collettiva.

NOTE DI REGIA
Tra il 1922 e il 1923, la Pathé e la Kodak lanciano sul mercato due nuovi formati cinematografici rivoluzionari, rispettivamente il 9,5mm e il 16mm. Sarà questo a segnare l’entrata del cinema nell’ambito domestico. I primi film amatoriali con data certa girati in Italia risalgono al 1924. Famiglie e persone comuni, ma anche artisti e cineasti indipendenti, hanno un nuovo strumento in mano. Dagli anni Ottanta si assiste a una diffusione sempre maggiore della pratica del filmarsi: soprattutto grazie alle pellicole 8mm e Super8 il fenomeno diviene di massa. A cent’anni dalle origini del cinema su grande schermo, gli archivi del formato ridotto ci offrono una narrazione del Novecento originale e polifonica.