Il delitto Matteotti
Florestano Vancini Italia 1973 122 min


Festa del cinema
Sinossi
Il restauro è stato realizzato nel 2025 dal Centro Sperimentale di Cinematografia- Cineteca Nazionale in collaborazione con Minerva Pictures e RTI Mediaset.
Per recuperare la versione lunga del film voluta da Florestano Vancini, sono stati utilizzati un internegativo e un negativo colonna, integrati, per 220 mt. (circa 8’), con sequenze tratte da un positivo sonoro conservato negli archivi della Cineteca Nazionale. Laboratorio: CSC Digital lab
30 maggio 1924. Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista, chiede alla Camera che vengano annullate le elezioni del 6 aprile a causa delle illegalità e delle violenze che hanno consegnato al PNF la maggioranza dei voti. Il 10 giugno alcuni fascisti rapiscono e percuotono a morte il deputato. L’opinione pubblica ne è sconvolta, l’opposizione politica si coagula e decide di boicottare i lavori del Parlamento: è il cosiddetto Aventino. Il Duce, preoccupato, dispone che la polizia arresti alcuni responsabili, sottraendoli alla magistratura. Dallo storico discorso di Matteotti (Franco Nero) a quello di Mussolini (un azzeccato Mario Adorf) del 3 gennaio 1925 che sancisce la definitiva instaurazione della dittatura, il teso e vibrante film di Vancini, inquadrabile nel fecondo filone di cinema d'impegno civile dei primi Settanta, è il ritratto rigoroso quanto appassionato di uno snodo cruciale della nostra storia: "il film è il racconto di un misfatto e la storia di una sconfitta. Il misfatto è l'eliminazione di un uomo politico come Matteotti. La sconfitta è quella della giovane democrazia italiana". (Florestano Vancini)
Regia
Florestano Vancini