Dirty Harry
Don Siegel Stati Uniti 1971 103 min
17 ottobre 21:30
Festa del cinema
Sinossi
Restauro: Warner Bros. Discovery
Una larga fetta di pubblico trovò immediatamente in Callaghan una figura da applaudire a scena aperta. Il meccanismo d’identificazione è messo in moto da una compattezza caratteriale plasmata attraverso una rete di tratti controversi. Il tutto cementato da uno statuto divistico che Clint Eastwood già si portava appresso prima del film, e che con Callaghan conoscerà un picco mediatico frastornante. Ma questo ibrido di eroismo intransigente e bastardaggine sul filo del criminoso sdegnò molte coscienze, trasformando il film in terreno di scontro. La stroncatura più celebre, dell’influentissima Pauline Kael, bollava senza mezzi termini Dirty Harry come apologia del fascismo. L’infuocato dibattito ideologico attorno al film si comprende meglio se inserito nel clima dell’epoca, segnato da rivolte studentesche, cultura hippy sulla cresta dell’onda, guerra in Vietnam vicina allo sfascio: Ispettore Callaghan emerge come oggetto scomodo, in cui si afferma il desiderio di un punto fermo virile e forcaiolo in mezzo alle incertezze sociali. Al tempo stesso, la figura di Callaghan si staglia come angelo della vendetta fuori dalla storia, attraversato da pulsioni di morte eterne e universali. Ferme restando le posizioni etiche dei vari commentatori, quasi tutti si sono trovati d’accordo sulla potenza visiva e narrativa del film, tra gli esiti più alti di un regista che ha sempre fatto dell’efficacia una virtù stilistica. (Andrea Meneghelli)
Regia
Don Siegel