Homo sapiens?

Chi o come siano gli argentini, impossibile dirlo. In 16 quadri affidati al talento di Francella sfilano i vizi e le virtù di una società camaleontica e in stato di contraddizione perenne, tra elegante opportunismo, ipocrisia borghese, idolatria calcistica, ambizione consumistica, mafie, amicizie, apparenze da salvare. Al caos risponde bene l’umorismo, meglio se è un’ironia tra il tenero, il duro e il possibile.

NOTA SUL FILM
Ironia sulfurea, battute, gag che non risparmiano nessuno per i sedici personaggi incarnati da Guillermo Francella. Ricchi e accattoni, vanitosi e umili, arroganti e timidi: non si salva nessuno dalla satira che ricorda i celeberrimi “mostri” della commedia all’italiana a episodi.

NOTE DI REGIA
Una riflessione sulla vita contemporanea in una metropoli come Buenos Aires: l’impronta è argentina, i temi universali. Con Guillermo, siamo fan della commedia all’italiana degli anni sessanta e settanta e una piccola sezione del film è dedicata all’Italia. Come saprete, circa quattro milioni di italiani sono emigrati molti anni fa in Argentina, e i loro discendenti oggi costituiscono una grossa fetta della popolazione totale – non è infrequente allora che gli argentini, a un certo punto della vita, cerchino un contatto col ramo italiano della famiglia. È il nòcciolo di una delle 16 storie: perciò siamo andati in Sicilia e abbiamo coinvolto degli ottimi attori italiani.