Once upon a Time in Gaza

Gaza, 2007. Yahya, giovane studente, stringe amicizia con il carismatico e generoso ristoratore Osama. Insieme iniziano a spacciare droga con la copertura di un piccolo locale che vende felafel. Le cose sembrano andare bene fino a quando non si imbattono in un poliziotto corrotto e dall’ego smisurato.

NOTA SUL FILM
Nel diluvio di immagini dell’assedio, la vita e l’immaginazione dei gazawi restano invisibili. Arab e Tarzan Nasser le riportano in scena mescolando revenge thriller, western urbano, satira e cronaca per restituire con forza il presente e la memoria di quella Gaza City che non vedremo mai più. Con un film audace, riflettono su chi controlla le immagini e i miti – martirio compreso – evitando ogni pornografia del dolore.

NOTE DI REGIA
Il titolo scelto per il film rappresenta la natura della vita a Gaza: priva di stabilità, continuità e sicurezza. Qui non c’è niente di sicuro. Gli eventi di ieri, lieti o dolorosi che siano, domani possono essere già un ricordo lontano. Tutta la nostra storia può essere cancellata in un istante, in questa guerra di annientamento.