Easy to Love - La vera storia di Massimo Urbani

A oltre trent’anni dalla scomparsa di Massimo Urbani, genio irrequieto del jazz italiano, questo documentario, girato come un road movie, racconta un doppio viaggio: quello del fi glio, Massimo Amadori, nato pochi giorni dopo la morte del padre e oggi pro tagonista di una ricerca personale e musicale. E quello dello stesso Urbani, attraverso immagini inedite e struggenti girate nel 1992, in cui si raccontava senza filtri.

NOTA SUL FILM
Tra biografia musicale e ritratto intimo, il documentario restituisce perfettamente il talento creativo di Urbani, le sue fragilità e la caduta autodistruttiva che ne segnò la tragica e prematura fine, trasformandosi allo stesso tempo in un’emozionante riflessione sulla possibilità di fare pace col passato attraverso il potere della musica.

NOTE DI REGIA
Rispetto alla produzione normale che vede documentari biografici, o a tema musicale, come sequenze lineari, questo progetto prevede l'uso dei due tempi: il viaggio attuale del figlio, una specie di roadmovie secondo il paradigma del documentario narrativo character driven – che in realtà non è che il contenitore della vera storia – e il ritratto del padre nel tempo passato, con le scene del vecchio materiale originale girato nel '93, in cui il grande musicista Massimo Urbani si raccontava senza veli.
La musica è il contenitore delle emozioni del documentario, ma il vero nucleo della narra zione è la vita di uno degli ultimi artisti maledetti e il rapporto di affetto tra un figlio ed un padre.