The Toxic Avenger

Un umile addetto di fabbrica è vittima di un incidente sul lavoro che lo sfregia per sempre. La pelle si scioglie, ma al posto suo si genera un antieroe radioattivo dall’aspetto mostruoso e dalla forza sovrumana. Quando la comunità è minacciata dalla corruzione, la furia e la sete di vendetta del Toxic Avenger sono scatenate: se il mondo è marcio e divorato dall’avidità, la giustizia non avrà volto umano, ma volto di Toxie.

NOTA SUL FILM
C’era una volta, negli ultimi decenni del secolo scorso, una compagnia di produzione americana di serie molto B, tanto orgogliosa di non essere di serie A da realizzare film talmente splatter da trasformarsi in cult. La Troma era stata fondata a New York nel 1974 da Lloyd Kaufman e Michael Herz, che nel 1985 scrissero, diressero e produssero il film che rese la compagnia e le sue bizzarre creature celebri nel mondo: The Toxic Avenger. Oggi il Vendicatore Tossico è tornato: un poveraccio che fa il guardiano in una società farmaceutica corrotta, cade in un intruglio venefico e si trasforma nel supereroe mostruoso, grumoso e verdastro, Toxie. Intorno a lui, una ragazza coraggiosa, qualche riccone malefico, la band rap-rock violenta dei Killer Nutz.

NOTE DI REGIA
Nel 1986, Mike, il fratello maggiore del mio amico Andy, disse: “Questo dovete vederlo!” mostrandoci una cassetta con uno strano mostro mutante che impugnava un mocio. Quello che seguì è ancora oggi impresso nella mia mente; non solo per via delle rocambolesche disavventure e spacconate, o della stucchevolezza disarmante di quel Toxic Avenger, ma perché ebbi la sensazione che il film fosse amatoriale: qualcosa che un gruppo di amici avrebbe potuto realizzare in giardino con una videocamera e dello sciroppo al posto del sangue. Rifare il film con tutta la squadra è stato surreale. Il risultato è una commedia demenziale, fuori dall’ordinario, ma anche tenera e adatta alle famiglie.