Il falsario
Stefano Lodovichi Italia 2025 110 min
19 ottobre 18:30
Festa del cinema
Sinossi
Roma, anni ’70. Quando Toni arriva in città, nel suo bagaglio ha soltanto il talento per la pittura e il sogno di diventare un grande artista. Ma la sua fame di vita, il destino e la Storia lo porteranno a diventare il più grande di tutti i falsari, nonché una figura centrale nei misteri più fitti del nostro Paese.
NOTA SUL FILM
Il falsario racconta l’Italia delle trame oscure in maniera del tutto inedita. Il protagonista diventa lo specchio deformante di un Paese in trasformazione, mentre il racconto interroga il confine tra autenticità e simulacro, individuo e Storia.
NOTE DI REGIA
La mia idea di film è stata quella di rendere questa avventura il più immersiva possibile, portando lo spettatore dentro un’epoca che non ho vissuto. E per farlo, oltre a un lavoro di ricerca condiviso con tutta la troupe, mi sono affidato ai pensieri, ai ricordi, alle idee di collaboratori che quegli anni li hanno vissuti, come Mary Montalto ai costumi e Paolo Bonfini alle scenografie. Il falsario è senza dubbio un film di genere ma difficile da ingabbiare in un’unica etichetta. Perché, sempre con le dovute distanze, ha un pizzico dell’architettura narrativa de I soliti sospetti, uno sguardo alla ricostruzione storica di Munich ma sempre filtrato da un’italianità amara che è nel mio e nostro dna, quella di Monicelli, Risi, Scola e Germi. Un gioco di identità e di toni che mescola ironia e tensione, memoria e invenzione.
Regia
Stefano Lodovichi
Stefano Lodovichi dirige il suo primo lungometraggio, Aquadro, nel 2013. Successivamente dirige In fondo al Bosco (2015) e La stanza (2021). Parallelamente, cura la regia di tre serie: Il cacciatore, Il processo e Christian, di cui è anche showrunner. Alterna cinema e piattaforme, passando da un genere all’altro e sperimentando toni ibridi che combinano elementi di mondi narrativi diversi. Il falsario è il suo quarto lungometraggio.