Fuori la verità

Un padre. Una madre. Tre figli. Una famiglia come tante: risate, conflitti, strani silenzi…
E sotto la superficie, segreti pronti a esplodere. Perché ognuno di loro ha qualcosa da nascondere. Un game show promette loro un milione di euro. La regola è una sola: rispondere sempre e soltanto con la verità. Tra sentimenti taciuti, amori segreti, tradimenti e rivelazioni inconfessabili ogni domanda nasconde una bugia che potrebbe cambiare per sempre gli equilibri familiari.

NOTA SUL FILM
Tra commedia nera e satira sociale, il film mette a nudo il cinismo dello spettacolo televisivo e il suo potere di manipolare le emozioni. Con ritmo serrato e tono corrosivo, Minnella smaschera il piacere voyeuristico del pubblico e la vulnerabilità dei protagonisti, trasformando il gioco in un’inesorabile radiografia delle relazioni familiari contemporanee.

NOTE DI REGIA
Fuori la verità nasce dal desiderio di capire cosa accade quando il confine tra intimità e spettacolo si spezza. Ho immaginato una famiglia comune, all’apparenza perfetta, trascinata in un format televisivo che trasforma la verità in un gioco spietato. I Moretti sono lo specchio delle nostre contraddizioni. Amano, mentono, sbagliano, si difendono. La loro forza e la loro fragilità parlano di ciascuno di noi. Bugie che diventano catene, verità che esplodono quando nessuno è pronto ad accoglierle. Fuori la verità è per me un film sui segreti che proteggono e sulle menzogne che soffocano, sugli inganni che inventiamo per amore, per paura, per sopravvivere. La verità non consola: a volte libera, spesso ferisce, sempre trasforma.