Cinque secondi
Paolo Virzì Italia 2025 105 min
17 ottobre 21:00
Festa del cinema
Sinossi
Chi è quel tipo che vive da solo nelle stalle ristrutturate di Villa Guelfi, una dimora in rovina? Quando si accorge che nella villa si è stabilita abusivamente una comunità di ragazzi che si dedicano a curare la campagna, vorrebbe cacciarli. Anche loro sono incuriositi da quel misantropo. Tra loro c’è Matilde, che lì ci è nata. Mentre avanzano le stagioni, il conflitto con quella comunità di ragazzi si trasforma in convivenza. E Adriano si troverà ad accudire la contessina Matilde, incinta di uno di loro.
NOTA SUL FILM
Lo scontro iniziale si trasforma in amicizia e cura, tra il burbero, litigioso, bravissimo Valerio Mastandrea e la spiccia, solare Galatea Bellugi, che non la manda a dire a nessuno. I traumi passati riemergono, trascinati anche dalla sempre surreale Valeria Bruni Tedeschi, film di Paolo Virzì, aspro e tenerissimo, malinconico e giocoso, un invito a vivere.
NOTE DI REGIA
È un film che inizia in modo misterioso, per rivelare gradualmente la sua trama dolorosa, poi accendersi in un conflitto vivace e buffo e chiudere con un sentimento di fiducia. Un film sulla morte e sulla vita, su come anche il dolore possa generare tenerezza e protezione. Adriano sembra cercare ostinatamente una solitudine che è disturbata dall’arrivo di una comunità di ragazze e ragazzi. Tra loro Matilde, che è incinta ma non sembra importarle se il nascituro abbia un padre. Il tema del padre e della paternità anima il duello tra Adriano e Matilde. Il reciproco fastidio diventa alleanza, una tutela per lei, una rinascita per lui. Intorno c’è la Natura che ci assomiglia: un vigneto selvatico che, se curato, produce un vino che mette euforia.
Regia
Paolo Virzì
Nato a Livorno nel 1964, inizia a lavorare giovanissimo come sceneggiatore per debuttare nel 1994 con Living It Up, film premiato con un Nastro d'argento e un David di Donatello come miglior regista esordiente. Considerato tra i maggiori eredi della tradizione della commedia all'italiana, dirige pellicole in cui il suo sguardo, ironico e attento, si posa sulle trasformazioni sociali del mondo contemporaneo. È stato nominato per due volte nella cinquina dell’EFA come miglior regista europeo e per due volte ha rappresentato l’Italia agli Oscar®.