Italo Calvino nelle città
Davide Ferrario Italia 2024 81 min
Festa del cinema
Sinossi
Il film racconta la vita di Calvino, per celebrare i cent’anni della sua nascita, attraverso il tema delle città: quelle “visibili” in cui ha vissuto, e quelle “invisibili”, inventate per il famoso libro del 1972. Le prime sono narrate usando filmati d’epoca e interviste di Calvino e il racconto di tre attori che lo interpretano in tre momenti della sua vita: Filippo Scotti, Alessio Vassallo e Valerio Mastandrea. A Violante Placido è invece affidato il compito di portarci dentro Le città invisibili, con un linguaggio più cinematografico.
NOTA SUL FILM
“L’unica cosa che vorrei insegnare è un modo di guardare, cioè di essere in mezzo al mondo”. Sono le parole pronunciate da Italo Calvino con cui si apre il documentario realizzato da Davide Ferrario con la collaborazione di Marco Belpoliti, giunti al terzo capitolo di un sodalizio imperniato sulla rievocazione della vita e delle opere dei grandi scrittori italiani del Novecento, dopo Primo Levi e Umberto Eco. Le città menzionate dal titolo non sono solamente quelle virtuali descritte da Calvino nel suo capolavoro Le città invisibili ma anche quelle reali in cui lo scrittore (nato a Cuba, cresciuto a Sanremo e morto a Siena dopo aver vissuto e lavorato in diverse parti d’Italia) ha lasciato la sua traccia. Un omaggio perfetto a uno dei protagonisti della cultura italiana.
NOTE DI REGIA
È affascinante raccontare la letteratura con il cinema senza farne un documentario accademico. È quello che ho provato a fare con Umberto Eco in La biblioteca del mondo, evitando la classica impostazione della voce fuori campo e dell’uso didascalico del materiale d’archivio.
Tanto più questo intento vale per uno scrittore come Calvino, in cui forma e contenuto si influenzano a vicenda, determinandone l’inconfondibile stile. Perciò ecco una messa in scena che, lungo l’asse narrativo delle “città visibili” (quelle in cui Calvino ha vissuto) e di quelle invisibili (immaginate nel libro del ’72) mescola interviste originali e non, monologhi di attori, found footage, musica e fotografia.
Regia
Davide Ferrario
Nato nel 1956, Ferrario è cresciuto a Bergamo e vive a Torino. Inizia a lavorare nel cinema nei primi anni settanta come critico e saggista.
Debutta come regista nel 1989 con La fine della notte. Da allora ha diretto molti film e documentari che sono stati presentati nelle selezioni ufficiali dei festival più importanti, da Berlino al Sundance, da Venezia a Toronto e Locarno. È anche romanziere e fotografo.