Palazzina LAF
Michele Riondino Italia 2023 99 min

Festa del cinema
Sinossi
1997. Caterino è un operaio che lavora all’Ilva di Taranto. Quando i vertici aziendali decidono di utilizzarlo come spia per individuare i lavoratori di cui liberarsi, Caterino inizia a pedinare i colleghi, in cerca di motivi per denunciarli. Chiede poi di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF dove alcuni dipendenti, per punizione, trascorrono il tempo privati di ogni mansione, scoprendo che, quello che sembra un paradiso, è una strategia per piegare psicologicamente i lavoratori scomodi.
NOTA SUL FILM
LAF: acronimo di Laminatoio a freddo. La Laf era la palazzina nella quale negli anni ’90 i proprietari e i dirigenti dell’Ilva di Taranto decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla “novazione” del contratto, cioè al declassamento a operai. Non potevano licenziarli, perciò li sbattevano alla Laf, a non fare niente. Chi sta seduto sulle scale, chi balla, chi gioca, frustrazione, delusione, qualche tentativo di denuncia, qualche spia, forse. Michele Riondino esordisce nella regia (e sceneggiatura) con un film dal solido impianto civile e dagli echi grotteschi e arrabbiati che rimandano a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri: nel surreale nulla della palazzina non si può non ridere, di amarissima disperazione. Insieme a Riondino, Vanessa Scalera ed Elio Germano, in un ruolo che ricorda i personaggi paranoici di Volonté.
NOTE DI REGIA
Quella della Palazzina LAF è stato il primo caso di mobbing in Italia. 79 lavoratori altamente qualificati costretti a passare intere giornate in quello che loro stessi hanno definito in tribunale “una specie di manicomio”.
I fatti narrati nel film sono frutto di interviste fatte a ex lavoratori Ilva ed ex confinati, e i passaggi finali, sono presi dalle carte processuali che hanno determinato la condanna degli imputati e il risarcimento delle vittime. Questo film vuole essere una sorta di affresco sociale, non vuole raccontare quello che succede oggi a Taranto, ma quello che oggi viviamo è sicuramente frutto del disinteresse di chi nel 1995 ha sacrificato una città sull’altare del proprio capitale.
Regia
Michele Riondino
Dopo aver frequentato l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico, Michele Riondino alterna cinema, TV e teatro, collaborando con autori del calibro di Daniele Vicari, Marco Bellocchio, Mario Martone, Paolo Genovese, i fratelli Taviani, Emma Dante, Matteo Rovere e Andrea Molaioli. Tra i suoi successi televisivi, la serie TV Il giovane Montalbano diretta da Gianluca Maria Tavarelli. Palazzina LAF è il suo esordio alla regia.