Trained to See - Three Women and the War

Uma Thurman
18 ottobre 20:30 MAXXI PUB ACC

Festa del cinema

Sinossi

Verso la fine della Seconda guerra mondiale, per la prima volta nella Storia, le donne – giornaliste e fotografe – ricevono l’autorizzazione a realizzare reportage dal fronte. Le corrispondenti Martha Gellhorn, Margaret Bourke-White e Lee Miller si incontrano nelle città bombardate, assistono alla liberazione dei campi di concentramento, raccontano e mostrano la Germania sconfitta e liberata, portando un inedito e personale sguardo femminile sulla guerra.

NOTA AL FILM Tre donne americane furono fotoreporter ufficiali sul fronte europeo: Martha Gellhorn (1908-1998), moglie di Ernest Hemingway dal 1940 al 1945 e amica di Eleanor Roosevelt; Margaret Bourke-White (1904-1971), che era stata un’altra delle grandi fotografe del New Deal; e Lee Miller (1907-1977), ex compagna di Man Ray e legata alle avanguardie artistiche. Luzia Schmid ricostruisce tre vite parallele attingendo a materiale spesso inedito, di grandissima drammaticità e qualità visiva, che riguarda soprattutto la liberazione dei lager di Ravensbrück, Buchenwald e Dachau, e la sconfitta della Germania. Fu un’esperienza che segnò profondamente tutte e tre; ma è stato grazie anche al loro occhio che l’Occidente ha cominciato a percepire la guerra in modo diverso, senza retorica maschilista: come una tragedia.

NOTE DI REGIA Ero affascinata dall’idea di raccontare la storia della II guerra mondiale attraverso gli occhi delle donne. Mi è stato subito chiaro che il passaggio vissuto dalle mie protagoniste da una certa fascinazione all’orrore per la guerra dà a questo argomento una terrificante attualità. Poco dopo la fine del montaggio è iniziata la guerra in Ucraina, e sono rimasta scioccata da quanto le immagini si somigliassero.
Volevo fare un film contro la guerra dal punto di vista dei vincitori. Ho usato solo filmati degli Alleati, nonché fotografie e scritti delle tre donne. Tuttavia, emerge chiaramente che in una guerra ci sono solo sconfitti, e che ogni vittoria, anche se necessaria, miete sempre troppe vittime.

Regia

Luzia Schmid-Schomerus

Nata nel 1966 a Zurigo, Luzia Schmid ha frequentato la Scuola svizzera di giornalismo di Lucerna. Dopo aver lavorato per diversi anni come montatrice e autrice alla tv svizzera, ha studiato regia all’Accademia delle arti multimediali di Colonia. Dal 1997 è documentarista freelance. Ha diretto diversi documentari per la tv e per il cinema, come Groundspeed, Lost in Liberia, e The Branch I’m Sitting On, che è stato presentato in diversi festival e ha vinto il premio Grimme, l’Emmy® della tv tedesca.

Cast and Crew

Screenplay:
Luzia Schmid, Katarina Cvitic
Editing:
Yana Höhnerbach
Music:
Johannes Malfatti, Olivier Alary
Sound:
Holger Buff
Producer:
Katarina Cvitic, Ulli Pfau
Production:
EIKON Media
Co-producer:
Roberto Dall’Angelo
Co-production:
Rundfunk Berlin-Brandenburg, Westdeutscher Rundfunk, SD Cinematografica
World Sales:
New Docs

Festa del cinema

Programma Pubblico

18/10
20:30
MAXXI
19/10
16:00
Giulio Cesare 7
21/10
18:15
Nuovo Sacher