Rapiniamo il Duce
Renato De Maria Italia 2022 98 min

Festa del cinema
Sinossi
Milano, aprile 1945. La Seconda guerra mondiale è agli sgoccioli e la città è in macerie. Nel caos, Isola è diventato il re del mercato nero. Ha una fidanzata, la cantante Yvonne, di cui è innamorato anche Borsalino, spietato gerarca fascista.
Un giorno Isola e i suoi scoprono che Mussolini ha nascosto il suo inestimabile tesoro proprio a Milano, in attesa di fuggire per la Svizzera. Decidono così di mettere in atto un’impresa folle: rapinare il Duce.
Un film d’epoca. Un film di rapina. Una storia d’amore, una commedia e un fumetto. De Maria parte dalla Storia (il tesoro di Mussolini – meglio noto come l’“oro di Dongo” – è veramente esistito, anche se non si sa che fine abbia fatto) e immagina una rapina condotta da un gruppo di ladri ispirati a personaggi veramente esistiti. Contamina con gusto pop linguaggi e canzoni di varie epoche. E lo spettatore si divertirà a vedere quali ruoli sono stati destinati a un cast che comprende Pietro Castellitto e Matilda De Angelis, Filippo Timi e Maccio Capatonda. Le musiche originali sono di David Holmes, già a fianco di Steven Soderbergh nella serie iniziata con Ocean’s Eleven.
NOTE DI REGIA La storia è in parte vera, in parte no. Il tesoro di Mussolini è veramente esistito, anche se non si sa che fine abbia fatto. Noi abbiamo immaginato una rapina condotta da un gruppo di ladri dediti soprattutto a sopravvivere, ispirati a personaggi veramente esistiti.
Rapiniamo il Duce è un film d’epoca. È un film di rapina. È una storia d’amore. Ha I tratti della commedia ma trae ispirazione anche dal fumetto. Insomma ci sono tanti linguaggi mescolati insieme. Il grande sforzo produttivo ha imposto una sfida con me stesso, e con tutto quello che ho fatto finora. Mi sono divertito a farlo? Tantissimo. È stato faticoso? Tantissimo. Ne valeva la pena? Spero di sì.
Regia
Renato De Maria
Renato De Maria (Varese, 1958) cresce e studia filosofia a Bologna. Ha scritto e diretto Hotel Paura (1996, in concorso al festival di San
Sebastian), Paz! (2002), Amatemi (2005), La prima linea (2009, presentato al festival di Toronto), La vita oscena (2014, sezione Orizzonti di Venezia), Italian Gangsters (2015, Orizzonti di Venezia), Lo spietato (2019) e Caterina Caselli, una vita 100 vite, il documentario sulla cantante e produttrice discografica, presentato nel 2021 alla Festa del Cinema di Roma.