Il ladro di bambini

Uma Thurman
16 ottobre 21:00 Casa del Cinema - Sala Cinecittà INGRESSO GRATUITO PRIORITA' ACC

Festa del cinema

Sinossi

Quando per Il ladro di bambini ho avuto dal produttore carta bianca, mi sono detto: bisogna che ritrovi lo stesso spirito del mio primo film, La fine del gioco. La cosa più importante era la consapevolezza della scrittura e dello sguardo sulla realtà. L’idea iniziale è di far ritornare a casa, al Sud, un “umile”, che al Nord ha trovato da campare. Poi, al primo nucleo composto dal ragazzo e dal carabiniere, si è aggiunta e si è sovrapposta una terza figura chiave, Rosetta, nata da una notizia di cronaca: una bambina sfruttata dalla madre. Rosetta sono io. È il personaggio portante, quello che si è preso il senso del film. Non a caso, è lei che fa l’ultimo gesto e dice le ultime parole. Quella che alla fine si rimbocca le maniche e vuole andare avanti.

Mentre raccontavo la loro storia, avevo la sensazione che qualcuno pronto ad ascoltarmi ci dovesse essere... Ogni volta mi auguro di trovare qualche spettatore più intelligente di me. E nel Ladro di bambini mi sembrava di aver messo il massimo, di comprensione, di sentimento, d’innocenza. Ero l’unico a pensarlo, ma con tale convinzione che non mi sono sorpreso quando il film è stato accolto con affetto.

E forse questa reciproca comprensione non dipendeva né da me né dagli spettatori. C’era qualcosa che circolava nell’aria, in quel momento, un senso di utopia che sembra sul punto di realizzarsi, che non si realizza, ma lascia una forte traccia di sé. Ci sono utopie che cadono in momenti in cui la gente non ne vuole sapere. Ci sono altri momenti, invece, in cui percepisci questo bisogno di aria nuova anche fuori dalla sala, fuori dalla storia e dai personaggi di un film. Il ladro di bambini uscì nel 1992. Possiamo ricordare che il ’92 è l’anno in cui si scoperchiano tante cose e si vorrebbe respirare un clima diverso? E il film non trasmette un bisogno di pulizia, di trasparenza?

Gianni Amelio

Regia

Gianni Amelio

Gianni Amelio
Nato in Calabria, dopo aver studiato filosofia si trasferisce a Roma, dove inizia a lavorare come aiuto regista. Esordisce nella regia cinematografica nel 1982, dopo una lunga attività televisiva. È vincitore di numerosi premi internazionali, tra i quali tre premi EFA per il miglior film europeo.

Cecilia Pagliarani
Nata a Roma, appassionata di cinema sin da piccola, a 15 anni inizia a lavorare come assistente al montaggio, dopo la scuola, e come montatrice a 20 anni con numerosi registi italiani (Carola Spadoni, Fiorella Infascelli, Gianni Amelio). Studia cinema e archivistica tra New York e Parigi, lavora come montatrice e regista di documentari in Francia. Torna a vivere in Italia e fonda un archivio di pellicole amatoriali, nosarchives.com e il Festival Il Gusto Della Memoria, giunto alla IV edizione.

Cast and Crew

Cast:
Enrico Lo Verso, Valentina Scalici, Giuseppe Ieracitano, Renato Carpentieri, Florence Darel, Marina Golovine

Festa del cinema

Programma Pubblico

16/10
21:00
Casa del Cinema - Sala Cinecittà
17/10
15:00
Casa del Cinema - Sala Kodak