I morti rimangono con la bocca aperta
Fabrizio Ferraro Italia, Spagna 2022 84 min
Festa del cinema
Sinossi
1944. Appennino centrale. Il paesaggio innevato è testimone della fuga di quattro partigiani braccati. Mentre vagano nella tormenta in cerca di un riparo, incontrano una giovane ragazza.
NOTA SUL FILM Quattro partigiani fuggono in mezzo alla neve sull’Appennino dell’Italia centrale, nel 1944. Sono inseguiti, cercano un rifugio, incontrano una ragazza. Drammaticamente ambientata in un contesto storico e politico ben preciso, la loro storia dei quattro partigiani si connette, seppur non esplicitamente, con un presente ancora fragile e falcidiato da guerre presenti o echeggianti. Fabrizio Ferraro, regista e sceneggiatore con alle spalle una formazione in scienze del cinema e filosofia del linguaggio, sceglie il bianco e nero per riportarci indietro nella storia, alternando campi larghi a primi piani, dialoghi serrati a voci narranti, intervallati da grandi silenzi e poderosi fruscii. Un film che si rivolge al passato per interrogare la contemporaneità.
NOTE DI REGIA Cosa ci dicono i morti e perché difficilmente ci mettiamo ad ascoltarli? Continuamente ci dicono qualcosa… anche di questo nostro presente, un Piano fisso bianco.
Certo, le immagini potranno aiutarci purché si astengano dal dire.
Allora, forse, finalmente riusciranno a incontrare la vita pulsante nel momento stesso del suo farsi e a farci sentire che le nostre grandi paure non vengono mai dal futuro ma dal passato, come ci ricorda Primo Levi.
Prendo il cinema come un processo, mi serve per pormi nuove domande sulla vita e anche sulla mia vita: come mi muovo, come guardo e vivo, cosa vuol dire in realtà vedere il mondo da sé cercando di vedersi dal di fuori il più possibile…
Regia
Fabrizio Ferraro
Fabrizio Ferraro, dopo studi cinematografici, filosofici e musicali, ha iniziato a dedicarsi alla fotografia e alla regia. Ha diretto lungometraggi di finzione e documentari, tra cui Je suis Simone - La condition ouvrière, menzione speciale al Torino Film Festival 2009, La veduta luminosa, che ha partecipato alla Berlinale 2021, e I morti rimangono con la bocca aperta, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022 e vincitore del Premio Speciale Gabbiano al Bellaria Film Festival 2023.